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Cancelle, strazzate e souvenir golosi

Natural Stories - Agosto 2024
a cura di Diana De Marsanich - testi di Maria Laura Ramello
Patrizia Perrone - Il Forno di Gennaro

Di cosa si occupa?
Con mia mamma e mia sorella Sabrina gestiamo il Forno di Gennaro aperto da nostro padre nel 1960. Usiamo il grano duro lucano e facciamo il pane come una volta con semola rimacinata, acqua e lievito madre.

Cosa si trova nel vostro forno?
Oltre al pane materano, tra i prodotti tipici, le cancelle, i nostri taralli, in cui gli incroci della pasta ricordano un cancello in ferro battuto, e le strazzate, biscotti dalla forma irregolare, stracciata appunto, fatti con le mandorle.
Tra il negozio e il laboratorio, abbiamo un’area didattica in cui accogliamo le persone per raccontare la Città dei Sassi e insegnare a panificare.

Per esempio cosa raccontate?

In passato il pane veniva fatto in casa e cotto nei forni sociali. Per riconoscerlo era marchiato con i sigilli di famiglia e inciso con tre tagli, il simbolo della Trinità, per ringraziare Dio.

Il cibo può essere considerato un souvenir di qualità?

Di più, il pane materano è considerato un monumento. È un oggetto quasi di design con la sua particolare forma a cornetto ed è un patrimonio immateriale di sapere e cultura.
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